Al Connext di Milano incontriamo il Presidente di Confindustria Est Europa, Luca Serena.

Albania Economia ha avuto il piacere e l’onore di presenziare al Confindustria Connext Milano. Ne parliamo diffusamente con Luca Serena, presidente Confindustria Est Europa.

Il Connext è una nuova iniziativa di Confindustria. Come dice il nome stesso: nasce per connettere. Oggi siamo sempre più interconnessi con internet e mille altri sistemi però l’incontro di domanda, offerta  e opportunità di affari è uno dei must per le imprese di ogni latitudine. 

Questa nuova iniziativa mira a creare una piattaforma di incontro tra varie realtà. E’ importante il fatto che sia stata coinvolta Confindustria Est Europa per dare una dimensione internazionale a questo forum industriale.

Confindustria Est Europa è la federazione che raggruppa è coordina le 10 Confindustrie che ci sono nell’Est Europa. Questo perché Confindustria è l’unica associazione a livello europeo che ha tentato di applicare a se stessa un processo di internazionalizzazione. Ovvero, Confindustria ha fatto nascere una serie di Confindustria all’estero che hanno come obiettivo quello di supportare le imprese in quei paesi, rappresentarle e creare avviamento anche con trasferimento di Best Practies dell’industria italiana sui territori di riferimento. L’est Europa rappresenta una Macroarea di estremo interesse per le imprese italiane. Oggi si parla spesso di Cina, India, Brasile, Russia, che sono sicuramente mercati molto interessanti, ma non dimentichiamo che il tessuto delle imprese italiane per il 90% è PMI, quindi imprese piccole a gestione spesso familiare con meno di 10 dipendenti..quindi il loro sforzo interno di internazionalizzazione è più facile da coniugare in aree più vicine all’Italia che possano essere anche fisicamente e  logisticamente raggiunte con maggiore facilità.

Ecco che in questa logica, in questa visione, l’Est Europa rappresenta una grandissima opportunità.

Ci sono grossi collegamenti, buone infrastrutture logistiche e questo consente alle imprese italiane di giocare un ruolo su tutta l’area. Tant’è che le imprese italiane nei paesi dell’est sono quasi sempre il primo, secondo o terzo partner commerciale. Questo fa capire quanto sia forte il rapporto. Ci sono ottimi rapporti politici e istituzionali, anche attraverso tavoli intergovernativi, e tutto questo favorisce un microclima di business dai numeri importanti ma con ancora ampi margini di crescita: proprio perché si parte da una situazione inferiore in termine di volumi, c’è una potenzialità di crescita maggiore rispetto l’Italia. Non a caso notiamo che molti dei Paesi dell’est hanno avuto in questi ultimi anni della crescita del PIL due volte, anche tre volte superiore alla media europea. Sono Paesi che stanno sviluppandosi anche con i mercati di consumo e non solo di produzione e questo è estremamente interessante per le imprese italiane. 

Le aziende italiane che vogliono arrivare in questi paesi trovano nelle Confidustria e in progetti come Connext un punto di riferimento e coordinamento.

Trovo l’Albania uno dei Paesi più dinamici. L’ho visitato quattro anni fa e ci tornai nel 2018 proprio per un assemblea di Confindustria Albania. Noto delle accelerazioni sullo sviluppo del Paese così come lo noto guardando i macro numeri dell’economia e sopratutto della presenza delle imprese italiane. Interessanti sono quelle nicchie di mercato come le erbe medicinali, l’agroalimentare, l’industria farmaceutica, l’automotive. 

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