ARMUNDIA GROUP, TALENTO E INNOVAZIONE PASSANO DALL’ALBANIA.

Gianluca Berghella, CEO di Armundia Group, digital company che progetta e fornisce piattaforme altamente innovative per la trasformazione e la transizione digitale dell’industria bancaria, finanziaria e assicurativa.
100% italiana e una forte propensione all’internazionalizzazione. Ha sedi a Roma, Milano, Empoli, L’Aquila. A Tirana ha fondato e controlla una factory che oggi conta 50 collaboratori e all’Aquila è presente con Armundia Academy, deputata ai programmi di formazione e inserimento aziendale, e con un centro di ricerca e sviluppo nel pieno centro storico della città.

Dottor Berghella, Quali le motivazioni di tale scelta?
La fondazione di Armundia Factory è stata uno dei tasselli del piano di espansione oltre confine avviato da Armundia Group nel 2015, che portò contestualmente alla crescita del numero di clienti sul territorio italiano e al lancio delle piattaforme sui mercati esteri emergenti.
Armundia Factory rappresenta un bell’esempio di storia aziendale e crescita professionale: negli anni della internazionalizzazione, si distinse nel nostro team un giovane ingegnere informatico di Tirana, Stavri Pici, che si era laureato in Italia, si era formato presso di noi e desiderava tornare nel proprio Paese. Con lui attivammo il primo contratto di smart working, ma la sua voglia di mettersi in gioco, le esperienze sul campo maturate insieme a noi e le sue capacità manageriali ci portarono a co-fondare Armundia Factory, con base a Tirana. Il CEO della factory è proprio il giovane Stavri Pici, che ha basato l’organizzazione aziendale mantenendo visione, etica, valori e cultura del lavoro della capogruppo, nel pieno rispetto della cultura e delle identità locali.

Quanto è centrale la factory albanese nel vostro piano industriale?
È di valore strategico, è una sorta di estensione di Armundia Group al servizio della strategia di consolidamento e internazionalizzazione della propria offerta: la factory rappresenta infatti un’opportunità in più per il mercato bancario e assicurativo di usufruire di servizi ad alto valore aggiunto sia dal punto di vista tecnologico che di razionalizzazione dei processi operativi ed organizzativi. Ad esempio, Armundia Factory ci permette di diversificare il livello di servizio garantito a banche e compagnie assicurative e potenziare i servizi di business process outsourcing, così superando il modello delle società ICT tradizionali.

Come potrebbe essere migliorato l’ecosistema tech in Albania, secondo lei?
A mio parere può essere proficuo puntare su programmi di formazione specialistica e sulla motivazione delle risorse umane. È fondamentale dare visione e opportunità di crescita umana e professionale ai giovani che lavorano in un settore, quale quello della tecnologia, all’insegna della rapida e costante evoluzione. Quello della formazione è un tema a noi molto caro, che ci ha dato grandi risultati finora: un’impresa non è solo industria che fa business, ma è prima di tutto un network di talenti, un microcosmo sociale all’interno del quale si condividono esperienze e percorsi di crescita professionale. Ora, quanto più queste esperienze sono complete e di ampio respiro teorico, metodologico e applicativo, tanto più le skill acquisite alimentano nuovi punti di vista e il terreno diventa fertile per la crescita di nuove generazioni manageriali, di giovani squadre esperte e competenti. E questo è un grandissimo valore aggiunto per l’intero ecosistema delle tech company.

Possiamo dire che Armundia aiuta l’industria bancaria, finanziaria ed assicurativa con i suoi prodotti? In parole semplici ci spieghi il vostro lavoro.
Armundia Group aiuta l’industry bancaria, finanziaria e assicurativa a ideare, sviluppare e attuare processi di Digital Transformation efficaci, razionali e sostenibili progettando e fornendo piattaforme altamente innovative e nativamente digitali.

Soluzioni come Armundia Advisory360 permettono oggi a banche, compagnie, agenti e intermediari di erogare anche da remoto un servizio di consulenza cliente centrico che, in totale compliance con le Direttive MiFID2 e IDD, attraverso una completa profilatura multi-asset dell’intero patrimonio detenuto, giunge alla elaborazione di proposizioni di investimento calibrate sui clienti.
Nel 2020, in risposta all’emergenza COVID-19, Armundia Group ha lanciato una soluzione oggi già adottata da primari gruppi bancari italiani: Armundia Face2Face, un sistema che mette in contatto attraverso una chat audio-video l’operatore e il cliente, per fornire a distanza i servizi che prima si erogavano fisicamente in filiale o in agenzia.
Oltre a essere una digital company di prodotto, Armundia Group è anche società di servizi di consulenza strategica, direzionale, organizzativa e operativa che lavora con competenze acquisite in oltre 25 anni di attività nei campi della consulenza di processo, funzionale e applicativa, di software selection e di project management.
Sia nelle soluzioni sia nei progetti, il nostro è sempre un servizio su misura, perché abbiamo un approccio da partner. Ci sediamo a fianco di banche moderne e tradizionali, società di intermediazione assicurativa, family office, sgr, compagnie assicurative. E progettiamo insieme a loro la migliore strategia di trasformazione e/o transizione digitale, per poi svilupparla e renderla operativa. Faccio un esempio.

Il sistema bancario ha saputo gestire l’eccezionale momento storico in corso con politiche adeguate ma si è trovato di fronte alla necessità di rafforzare la propria competitività in modo solido, intervenendo su più fronti: riconcepire i processi operativi, migliorare l’efficienza dei propri sistemi, diminuire i costi di gestione, potenziare e aumentare il set di servizi erogabili online senza però compromettere gli aspetti legati al rischio e alla compliance. È opportuno che questo processo trasformativo sia affrontato dalla banca insieme a partner ICT altamente competenti ed esperti, con cui condividere visione, obiettivi, strategie e piano di azione.

L’AI sta cambiando il mondo del banking e voi ne siete protagonisti. Quali sono i vantaggi per chi lavora nel vostro settore?
L’intelligenza artificiale è un ambito che offre grandi opportunità trasformative. Progetti basati su tecnologie di Intelligenza Artificiale e machine learning stanno entrando in modo sempre più strutturale nei piani industriali delle banche, affiancandosi alle diverse iniziative di trasformazione già in corso o programmate. Così come l’applicazione della blockchain alla DLT potrà efficientare in modo significativo molte aree di processo core della banca. E nel breve periodo comincerà a consolidarsi anche l’uso di tecnologie di realtà virtuale e aumentata per il ridisegno esperienziale di alcuni processi strategici.

Quali sono i paesi in cui operate?
Armundia Group opera in undici nazioni (Italia, Croazia, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Lussemburgo, Regno Unito, Irlanda, Albania e Arabia Saudita) e conta oltre 75 referenze.

La vostra Academy ha sede nel centro storico dell’Aquila, città devastata da un terribile terremoto nel 2009 e ancora in fase di ricostruzione. Scegliendola ha voluto lanciare un messaggio?
Nell’Abruzzo sono nato e cresciuto e questa terra è teatro di momenti decisamente importanti della mia formazione umana e culturale. Nel 2018 abbiamo aperto la nostra quarta sede italiana nel centro storico dell’Aquila, che in quegli anni era ancora in fase di ricostruzione post-sismica, eleggendola anche sede di Armundia Academy e del suo Campus, divisione deputata all’alta formazione professionale e all’inserimento aziendale. Con questo gesto volevamo dare un messaggio di imprenditoria illuminata. L’iniziativa era volta alla creazione di competenze specialistiche e alla promozione della cultura e dell’etica del lavoro, anche a supporto dei piani locali di rilancio economico e di contenimento del triste processo di esodo e depauperamento che i territori colpiti dal sisma stavano vivendo.

D’altronde è stata una scelta non facile né economica quella di fissare la logistica di Armundia Academy in centro Italia, lontano dai grandi poli urbani del mercato bancario e assicurativo. L’idea era delocalizzare un’attività con elevato potenziale attrattivo, come quella del campus, in un territorio ad altrettanto elevato potenziale ricettivo, come quello umbro marchigiano e abruzzese, con il fine di promuoverne lo sviluppo e la crescita armonica attraverso la generazione di competenza e così attivare un circolo virtuoso che rende competitivo l’intero sistema paese.

L’ecosistema universitario e di ricerca quanto è importante per voi? Quali sono le collaborazioni attive in Italia e in Albania?
Il ponte università-impresa è prezioso affinché i progetti di ricerca scientifica non rimangano autoreferenziali e approdino, attraverso la sperimentazione, a contesti applicativi e soluzioni funzionanti in grado di ridisegnare il futuro della società e delle organizzazioni produttive. Proprio per questo motivo abbiamo creato nel 2018 un centro di ricerca e sviluppo aziendale, con base a L’Aquila, che in collaborazione con l’ecosistema universitario ci permettesse di verificare e testare concept innovativi in modo rapido, per avere un time to market velocissimo a beneficio dei nostri clienti e degli utenti finali.

Il centro di Ricerca e Sviluppo di Armundia Group opera oggi stabilmente in sinergia con l’Osservatorio di Digital Innovation del Politecnico di Milano e con il Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica dell’Università degli Studi dell’Aquila. Grazie a questo ecosistema di eccellenza, monitoriamo il mercato e i trends tecnologici con progetti di ricerca ad elevatissimo contenuto di innovazione, su temi di tendenza quali Machine Learning, AI, Virtual Reality immersiva, Block Chain, Data Integration, Data Automation.

In Albania abbiamo collaborazioni attive con diverse istituzioni universitarie, tra cui Epoka University, per programmi di stage formativi presso la nostra azienda rivolti a studenti meritevoli.
Siamo curiosi di sapere quali sono i progetti futuri per la sua factory albanese.
Se nei primi anni la Factory ha concentrato il proprio core business nelle attività di sviluppo software, di application management e di help desk per la società capogruppo, nel tempo si è posizionata nel proprio territorio domestico con servizi di gestione dei sistemi informatici. Successivamente le numerose esperienze maturate, certificate anche dal gradimento dei clienti, hanno permesso di ampliarne in maniera significativa i servizi di business offerti e le industry di riferimento.

Nel 2022 punteremo sempre di più sulla crescita strutturale di Armundia Factory, affinché diventi un’azienda non captive con un ventaglio completo di servizi di consulenza informatica e BPO per il mercato internazionale. Questo piano prevede un forte investimento in termini di assunzioni di giovani e di formazione specialistica delle risorse umane.

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