Egli Haxhiraj, l’avvocato dei vip.

Avvocato, Imprenditore, Mentore, Business Coach. Considerato da molti brillante e leale. Albania Economia lo ha incontrato presso la sede di Fare Impresa nel centro di Tirana.

Avv. Haxhiraj, ci racconti come è iniziata la sua carriera?

Ho studiato Giurisprudenza all’Università degli Studi di Parma, dopo gli studi mi sono reso conto che era molto difficile inserirsi nel mercato dei servizi legali in Italia, soprattutto per un giovane albanese appena laureato. Poi, le prospettive non erano delle più rosee anche perché l’economia italiana era entrata nella fase di recessione per via della crisi finanziaria globale.

Quando sono tornato in Albania per le vacanze estive, ho visto che la situazione era molto diversa, il boom economico era veramente tangibile e ovunque si vedevano nuove imprese, progetti, costruzioni, investitori, imprenditori e lavoratori in continuo movimento.

Dunque decisi di restare e di lavorare per un grande studio internazionale di avvocati che mi assunse immediatamente. A soli due anni di esercizio della professione di avvocato sono stato nominato Consigliere Giudiziario alla Corte D’Appello di Tirana, una posizione molto importante per un giovane professionista della mia età.

Dopo alcuni anni in tribunale ho notato che il flusso di investimenti italiani in Albania cresceva sempre di più, e quindi ho deciso di aprire uno studio legale e fiscale e tributario che si chiama “Fare Impresa” che assiste e tutela gli interessi delle imprese, appunto.

All’inizio avevo tutti contro e mi consigliavano di non lasciare un posto prestigioso in tribunale per avviare un’impresa, ma il tempo mi ha dato ragione.

Quali sono i segreti del successo di Fare Impresa?

Il nostro studio è diventato in poco tempo il punto di riferimento per le imprese italiane, affiancandole dal punto di vista legale, fiscale ma anche attraverso i nostri consigli e mettendo a loro disposizione una vasta rete di contatti sul territorio. 

Il segreto del nostro successo è proprio questo, noi non siamo semplici professionisti ma abbiamo una forte mentalità imprenditoriale, per cui i nostri clienti recepiscono questa mentalità e noi diventiamo membri naturali della squadra all’interno della loro impresa.

La missione di Fare Impresa nasce come un manifesto, come una dichiarazione d’intenti e di appartenenza ad una élite che promuove la diffusione della cultura, dell’imprenditorialità italiana all’estero.

A Fare Impresa crediamo che “tutti i cittadini hanno il diritto di ricercare la felicità”. Questo è un diritto sancito per la prima volta nella Costituzione Americana da Thomas Jefferson e Benjamin Franklin, i precursori del “Sogno Americano” che molti piccoli imprenditori italiani hanno inseguito e realizzato, rendendo gli Stati Uniti D’America il grande paese che è oggi.

Ed è per questo che il nostro lavoro lo dedichiamo agli imprenditori italiani, che investono nelle loro idee e non si arrendono mai. Lo dedichiamo a una speciale cultura del fare come quella italiana, legata alla qualità, all’originalità e alla bellezza.

Questo è il nostro modo di credere negli imprenditori Italiani all’estero, e loro ci hanno ricambiato la fiducia e ci hanno permesso in poco tempo di diventare il punto di riferimento per le imprese italiane qui in Albania. Adesso seguiamo mensilmente 300 imprese.

Quali sono i vostri punti di forza?

Il nostro punto di forza principale ha un nome e si chiama, “User Experience”. Fare Impresa non è semplicemente una lista di commercialisti, revisori contabili, avvocati, consulenti di amministrazione e fiscali che lavorano in parallelo.

Il nostro modus operandi è molto diverso da quello degli altri studi legali e fiscali, i cui servizi sono molto egocentrici e spesso noncuranti della “User Experience”.

Il nostro obiettivo e di affiancare al cliente un professionista che offre consigli e suggerimenti, un mentore che sta dalla sua parte e lo accompagna durante tutto il suo percorso d’investimento, aiutandolo a evitare i problemi e a trovare soluzioni in suo favore.

Fare Impresa deve il suo successo nei servizi legali, contabili e di consulenza fiscale proprio grazie a questa mentalità tipicamente imprenditoriale e alla abilità di offrire la migliore “Consulenza Strategica” possibile.

Potrebbe essere una soluzione alla crisi, aprire un’attività in Albania?

La parola “crisi” viene dal termine greco Krísis e significa scelta, decisione. In un certo senso, la crisi è anche concentrica perché si autoalimenta della paura psicologica di investire per acquisire nuovi mercati e innovarsi costantemente.

Le piccole e medie imprese italiane costituiscono il vero cuore pulsante dell’economia italiana e penso che siano proprio quelle chiamate a fare ripartire l’Italia. Ma per cambiare serve tanto coraggio e capacità di adattarsi alla nuova economia digitale e alla globalizzazione.

Gli Italiani lo hanno già fatto in passato e sono sicuro che ci riusciranno anche questa volta. Serve solo reinventarsi e puntare tutto, di nuovo, sull’eccellenza del know italiano e sulla internazionalizzazione. Oltrepassando così i limiti dei confini geografici ed esplorando i nuovi mercati, i “Blue Ocean”,  i mercati esteri.

La ragione principale per farlo è quella di scegliere l’ottimismo e di cogliere le possibilità che i nuovi mercati e i consumatori hanno da offrire, i nuovi mercati possono essere sia geografici sia tecnologici.

Infatti una delle maggiori sfide che le imprese italiane hanno è come distinguersi dalla concorrenza. Mai come oggi ci sono così tanti concorrenti che vogliono entrare nel tuo stesso spazio di mercato!

Il modo migliore per farcela in questo tipo di mercato è applicare la strategia Oceano Blu. Immaginiamo per un attimo che i mercati in cui operano tutte le imprese, siano divisi come due oceani paralleli di colore diverso, uno rosso ed uno blu, a seconda di dove sono posizionate le aziende.

L’oceano rosso è un mercato dove vige una lotta a sangue tra i concorrenti per aggiudicarsi una maggiore fetta di domanda (scarsa) all’interno dello stesso settore, e dove ci sono bassi margini perché si concorre sul prezzo. Un oceano blu invece è completamente diverso, andare in un oceano blu vuol dire superare i confini ed esplorare nuovi territori, trovando nuovi spazi di mercato che rendono i concorrenti irrilevanti.

I tassisti lo hanno imparato a caro prezzo, all’improvviso è arrivato Uber che  ha scombussolato completamente il loro mercato rendendo i concorrenti irrilevanti e mettendo la maggior parte delle compagnie di taxi fuori gioco.

Non dico che posizionarti su un Oceano Blu sia facile, anzi, ma bisognerebbe trovare un mercato inesplorato fatto di pochi concorrenti dove la tua azienda sia percepita come unica e “innovativa”.

In Albania adesso c’è un clima fantastico per investire, c’è un entusiasmo e una voglia di fare che la senti subito appena atterri all’Aeroporto Internazionale di Tirana.

Questo entusiasmo si deve a delle ragioni socio-economiche ma è anche il risultato di una scelta collettiva di ottimismo, ingrediente fondamentale che porta all’innovazione e alla crescita economica.

Quali sono i vantaggi per gli imprenditori italiani che vogliono avviare un’attività in Albania?

Il primo vantaggio è senza dubbio “Un sistema fiscale favorevole”. Il regime fiscale in Albania è molto favorevole. Per le Piccole e Medie Imprese, infatti, la normativa prevede che:

  1. le piccole imprese con un fatturato annuo inferiore ai 40.000 mila Euro sono soggette ad un’imposta fissa pari a 0 €; 
  2. le piccole imprese con un fatturato annuo compreso tra 40.000 € e fino a 114.000 € sono soggette ad un’aliquota ridotta fiscale del 5%; 
  3. Le imprese con un fatturato annuo superiore ai 114.000 € sono soggette ad un’aliquota fiscale del 15% sull’utile di esercizio della società. Il sistema fiscale albanese altresì non pone alcun onere aggiuntivo agli investitori esteri che godono degli stessi diritti e doveri di quelli albanesi.

Il secondo è il “costo della manodopera attrattivo”. L’Albania ha il cosiddetto “competitive advantage” ovvero un vantaggio competitivo per quanto riguarda i salari molto competitivi rispetto alla regione (salario minimo pari a 250 Euro) e in generale per tutti i costi d’impresa che sono di due terzi in confronto a quelli sostenuti in Italia.

Inoltre l’Albania ha una forza lavoro molto qualificata. I dipendenti specializzati albanesi hanno una diffusa conoscenza delle lingue straniere (italiano, inglese e greco), in più il 57% della popolazione è al di sotto dei 35 anni. Le imprese hanno a disposizione, dunque, più di un milione di professionisti giovani e motivati.

Il terzo vantaggio è “una burocrazia molto più snella di quella italiana”. In Albania il tempo di apertura di una società è di 24 ore dalla deposizione della domanda di registrazione nel registro delle imprese. Il giorno dopo la società può già fatturare! L’Albania è un passo in avanti anche per quanto riguarda i sistemi informatizzati di servizi statali molti dei quali sono online e aiutano a eliminare le file e la burocrazia.

Il quarto vantaggio è la sua posizione geografica. L’Albania è un hub naturale strategico sui Balcani. l’Albania è una vera e propria “porta d’accesso per il mercato dei Balcani”.

Infatti, le imprese italiane in Albania si trovano a soli 200 km di distanza da cinque paesi: Kosovo, Montenegro, Serbia, Macedonia, Italia, Grecia, aprendo a un mercato allettante con potenzialità enormi per le imprese italiane. Molte imprese manifatturiere stanno anche scegliendo il cosiddetto “ReShoring” ovvero lo spostarsi da paesi lontani come la Cina e il Bangladesh per aprire in aree più vicine geograficamente come l’Albania.

Il quinto vantaggio è senz’altro l’“italianità”. L’Albania è l’unico paese italofilo dei Balcani, qui gli italiani si sentono veramente a casa loro, anche perché quasi tutti parlano la lingua italiana e molti professionisti hanno studiato nelle Università Italiane.

Cosa consigliereste alle persone che vogliono avviare oggi un’attività commerciale in Albania?

La prima cosa da fare è venire a fare un viaggio d’esplorazione per vedere di persona le opportunità che ci sono in Albania.

Noi suggeriamo di iniziare sempre con una Valutazione Preliminare che comprenda tutte le informazioni raccolte in modo professionale e che contenga una valutazione dettagliata del flusso di cassa, dell’idea di business, della legislazione fiscale, dei costi e dei profitti e del mercato di sbocco.

Ma anche la formazione è molto importante e io consiglio a tutti quelli che vogliono internazionalizzarsi di usare queste due strategie fondamentali:

La prima è una metodologia che è internazionalmente nota e riconosciuta come la “Lean Startup” questa strategia è stata sviluppata da Eric Ries nella Silicon Valley, e si basa sui tre pilastri principali del metodo Lean StartUp: (Build – Measure – Learn) ovvero (Costruisci – Misura – Impara).

Questo metodo è molto semplice e ci ha permesso di lanciare molte StartUp innovative in Albania e questo è il ciclo che un attività deve seguire sin dall’inizio per essere “lean”:

• crea prima di tutto un prototipo (Bene o Servizio + Marchio) e lancialo nel mercato il più velocemente possibile;

• misura i risultati in maniera da avere dati utilizzabili per migliorare il prototipo e rilancialo nel mercato;

• impara dai dati raccolti come migliorare il tuo prototipo;

• ripeti da capo.

Questo ciclo, deve essere realizzato rapidamente. Così si minimizzano i costi, si riducono i rischi, e questo permette all’azienda di crescere più velocemente e di fornire prodotti e servizi migliori rispetto alla concorrenza.

Il secondo metodo è sicuramente Il Business Model Canvas, un modello sviluppato da Alex Osterwalder, e che consente di creare Modelli di Impresa realistici e ridurre gli errori in fase di lancio dell’azienda.

Un ultimo consiglio: relazionarsi sempre con i migliori interlocutori per fare business in Albania che sono: l’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Tirana,  l’Ice e Confindustria Albania.

Potrebbe elencare alcuni dei settori interessanti dove investire in Albania?

L’Italia è il primo investitore nel mercato albanese per numero di imprese, piccole e medie (attive, per lo più, nel settore manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi, turismo e informatica), più una grande banca e molti gruppi industriali medio-grandi affermatesi principalmente nei settori del cemento, dell’agroalimentare e dell’energia.

Negli ultimi anni, un settore che si è molto sviluppato è stato quello dei callcenter che, sfruttando la grande conoscenza della lingua italiana, ha registrato incrementi esponenziali; sono infatti oltre 50 i call center attivi nel Paese, tutti rivolti al mercato italiano e che impiegano oltre 10 mila addetti.

Un altro settore che sta avendo un vero e proprio boom é quello delle StartUp informatiche, siti internet, applicazioni, e-commerce e software house che trovano in Albania un paradiso dove trasferirsi per ragioni fiscali e poi operare in tutto il mondo grazie a internet e alla tecnologia cloud. Infatti a tutte queste aziende l’Albania ha in serbo una aliquota fiscale privilegiata di Flat Tax al 5 % sull’utile dell’azienda senza limitazioni.

Secondo me l’Albania è un paradiso per le società informatiche che operano in tutto il mondo e non hanno bisogno di una sede fisica, intesa come le vecchie imprese che investono negli altri settori, ma hanno bisogno di giovani ingegneri che lavorano molto bene con stipendi molto bassi rispetto al resto della regione e con tasse sicuramente minime grazie alla novità dell’incentivo per le aziende informatiche.

Altro settore in pieno boom è il turismo.Molteimprese italiane hanno investito nel settore e sono presenti nella bellissima costa albanese con ristoranti, agriturismi, hotel, agenzie viaggi e lidi.

In questi due anni l’Albania è diventata la meta principale dei turisti italiani con un incredibile flusso che ha permesso a queste aziende di fiorire.

Una tendenza interessante sono le cosiddette case vacanza, molti dei nostri clienti hanno comprato degli immobili nelle città costiere sfruttando i costi molto bassi rispetto all’Italia, per poi arredarli e metterli su siti come AirBnb e Booking, e devo dire con dei risultati in ritorno dell’investimento molto soddisfacenti.

Perché un giovane imprenditore dovrebbe fare impresa all’estero?

Oggi purtroppo viviamo in una società che ti spinge ad abbandonare i tuoi sogni, che ti spinge a vivere una vita che non ti appartiene realmente solo per far felice qualcun altro. Ecco perché cinque anni fa ho deciso di aprire Fare Impresa, mi sono messo lì, giorno dopo giorno per cinque lunghi anni e ho dato vita al mio sogno.

E il mio non volermi mai accontentare e il mio voler puntare sempre più in alto, hanno fatto sì che riuscissi ad arrivare dove sono ora. Continuo a non accontentarmi, quindi cercherò di migliorarmi sempre di più e andare sempre avanti e creare la versione migliore di me stesso. Nel frattempo però posso godermi alla grande il percorso e questo è esattamente il bello di essere un imprenditore.

Per me il successo non è un caso! Il successo è uscire dalla propria zona di confort, é duro lavoro e tanti sacrifici! Il successo è buttare il cuore oltre gli ostacoli e amare quello che stai facendo! Ma il successo è anche divertirti e godere dei frutti del proprio lavoro!

Oggi viviamo in un mondo globalizzato e la maggior parte degli imprenditori nel mondo StartUp sono giovani Millenials, la loro capacita di innovare dipende molto dal viaggiare e conoscere nuove idee e scambiare know-how.

Per me le startup possono nascere ovunque ma all’estero ci sono dei paesi dove le condizioni sono ottimali per chi vuole sperimentare nuovi prodotti, per chi non ha a disposizione grandi budget e vuole partire leggero, dove la burocrazia e molto snella e le tasse vantaggiose.

Inoltre fare impresa all’estero ti aiuta a creare dei prodotti pensati per un mercato internazionale e a non subire in modo passivo la globalizzazione ma sfruttarla per scalare la propria azienda.

 

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