Wisdom University, il futuro nelle tue mani.

Albania Economia ha incontrato i nuovi proprietari di Wisdom University nel corso dell’inaugurazione della nuova sede. Lucia Catalano e Savino Cianci, imprenditori italiani nel campo della formazione da molti anni, acquisiscono la Wisdom con idee che rivoluzioneranno il campo della formazione in Albania. Dall’inclusione scolastica con il progetto “Inclusiva-mente Insieme” per dare valore alla diversità, al prossimo Master in Europrogettazione; un campus per ospitare gli studenti provenienti dall’estero, formazione sartoriale cucita sulle esigenze degli studenti, trade union con le aziende e titoli di studio riconosciuti sia in Italia che in Albania, sono solo alcune delle novità introdotte dai due imprenditori italiani.

 

Lucia Catalano e Savino Cianci, quando avete scoperto l’Albania?
Siamo arrivati in Albania per la prima volta nel 2019 e ne siamo rimasti affascinati ma in realtà la studiavano già da tempo. Abbiamo trovato un paese estremamente ospitale. L’Albania è entrata a far parte dell’immaginario di viaggiatori e turisti come una delle nuove destinazioni perfette: è vicina ma esotica, ha uno splendido mare e delle montagne selvagge, alcuni suoi centri dispongono di un patrimonio artistico di grande rilievo; ovviamente anche per gli imprenditori è di grande interesse grazie all’attività economica che registra una crescita stabile, anche se moderata, ha avviato formalmente il processo di adesione all’Ue e sta attuando le riforme richieste dall’Unione ai Paesi candidati. È un Paese coinvolto in grandi investimenti internazionali, con un impatto positivo sull’afflusso di investimenti esteri e sulla crescita economica dei prossimi anni, in più il sistema fiscale albanese è favorevole per le aziende estere. Abbiamo trovato condizioni favorevoli per intraprendere una nuova attività e a maggio 2019 abbiamo aperto la nostra scuola di formazione che ha subito ottenuto riscontri positivi sul mercato albanese.

Aver acquisito la Wisdom University in così poco tempo dimostra idee chiare e pragmatismo. Com’è nata l’idea?
Decisamente, lavoriamo da anni nel mondo della formazione universitaria e non solo, pertanto è stato semplice decidere quando si è presentata questa opportunità, non abbiamo fatto altro che realizzare un sogno per il quale avevamo già da tempo fantasticato e organizzato la strada; abbiamo lavorato in tempi record anche grazie al supporto di importanti realtà in Albania, in particolare Fare Impresa, Confindustria Albania e l’ambasciata italiana a Tirana che ci hanno supportato in tutte le fasi e sicuramente le istruzioni tutte, che, puntano allo sviluppo della nazione ed aprono le porte a chi investe in questa terra. Cosa rimane della vecchia Wisdom e come, invece, la state innovando? Guardi in realtà la vecchia Wisdom resta ed è il pilastro sul quale stiamo lavorando, l’obiettivo è aggiungere, innovare, non togliere. Resta il personale amministrativo, il corpo docente solido, competente e ben strutturato che ha accettato questa nuova sfida; resta il buon nome ereditato per aver lavorato in maniera impeccabile, ma l’innovazione tecnologica, la ricerca scientifica, l’internazionalizzazione, la visione europea e l’inclusione scolastica sono gli obiettivi che ci siamo posti per essere pronti ai cambiamenti che stanno interessando non sono l’Albania ma tutto il mondo.

È una Università con un’anima italiana anche nelle collaborazioni?
Sì, ci piace immaginare questo ponte tra due paesi da sempre vicini e coesi, uno scambio interculturale che vede protagonisti non solo ambiziosi studenti ma anche docenti, università ed aziende. Abbiamo il supporto di importanti professori che hanno fatto la storia nelle primarie università italiane, come il nostro coordinatore scientifico Aldo Brancati ed il suo staff; abbiamo stretto accordi di collaborazione con importanti aziende italiane affinché gli studenti abbiamo la possibilità di vivere un’esperienza oltre confine inteso come un arricchimento personale ed abbiano la possibilità di rientrare nella propria terra con un bagaglio culturale che possa essere condiviso con la comunità e perché no, uno stimolo per creare start-up e generare occupazione. Collaboriamo inoltre con diverse università italiane per la realizzazione del “Dual Degree (titolo congiunto) attraverso piani di studi condivisi; pertanto, alla fine del percorso gli studenti ottengono un unico titolo di studio riconosciuto come proprio dalle istituzioni coinvolte nel programma, un titolo spendibile nell’immediato sia in Italia che in Albania.

Gli studenti italiani che decidono di trasferirsi in Albania potranno contare su un servizio cucito su misura per loro?
In Albania gli italiani si sentono come a casa, quasi tutti parlano la lingua italiana. L’Albania è come l’Italia dei loro nonni, una ‘piccola Italia’,e poiché la legge albanese ha origini medievali, l’ospite viene al primo posto. Noi come università abbiamo agevolato il processo di integrazione, accreditando percorsi di studio internazionali, anche in lingua italiana e messo a disposizione un campus per ospitare gli studenti stranieri. Miriamo ad una formazione sartoriale che risponda alla esigenze del singolo studente.

Avete parlato di inclusione scolastica, volete darci qualche informazione in più?
Con il termine “inclusione”, ci si riferisce a una strategia finalizzata alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti, con l’obiettivo di valorizzare al meglio il potenziale di apprendimento. Siamo partner del progetto “Inclusiva-mente insieme” e attraverso la clinica di psicologia Wisdom e l’accreditamento di un percorso universitario dedicato, l’obiettivo è formare famiglie e docenti per riconoscere i diversi casi dei disturbi dell’apprendimento e dare valore alla diversità, come occasione di crescita data dall’interazione con una persona con disabilità o con altri tipi di disturbi, che possono essere anche passeggeri. Si supera così l’idea di una “normalità” della didattica basata sull’omogeneità di chi apprende, passando invece alla visione di classe come realtà caratterizzata da una ampia pluralità di bisogni e necessità individuali. A livello didattico, la conseguenza più importante di questa evoluzione nel dibattito pedagogico è il superamento dell’illusione che sia possibile una strategia didattica standardizzata. La didattica inclusiva deve essere intesa perciò come una trasformazione dell’ambiente educativo che coinvolge e favorisce l’intera comunità scolastica, non solamente l’alunno con disabilità. Ci auguriamo di trovare il supporto delle istituzioni affinché possa trarre vantaggio l’intera comunità.

Tirana si appresta a diventare punto di riferimento delle start-up del sud Europa. Come pensate di intercettare le future esigenze dei giovani?
Sfruttando al massimo le potenzialità offerte dalle politiche per i giovani. Promuovendo la partecipazione dei giovani alla vita democratica, sostenendo l’impegno sociale e civico. Crediamo che i giovani devono approfittare di questo proficuo momento per l’Albania, l’obiettivo che ci siamo posti per loro è quello di formare specialisti in grado di comprendere la programmazione, i fondi e le iniziative di finanziamento europee, gli obiettivi ed i contenuti dei singoli programmi, i relativi bandi, nonché tutti gli elementi determinanti della stesura di un progetto, sia sul piano del rispetto delle normative UE che in termini di organizzazione, gestione e realizzazione di progetto. Pertanto abbiamo richiesto l’accreditamento di un nuovo master in europrogettazione, il percorso formativo consente di apprendere le conoscenze specifiche per operare nel contesto dei fondi europei non solo per la presentazione di progetti complessi in uno scenario fortemente competitivo. Consentirà di comprendere e cogliere le migliori opportunità comunitarie mettendo a disposizione le più elevate skills tecniche di docenti ed esperti dell’europrogettazione. Il candidato grazie a quanto appreso potrà ricoprire il ruolo di progettista nel settore dei fondi europei, agire con competenze specialistiche nella gestione di un progetto e nella progettazione operativa, nei contenuti, rapportandosi con preparazione ai differenti programmi di co-finanziamento.

Le aziende italiane che operano in Albania necessitano di personale qualificato che spesso manca. È possibile colmare questo gap con una formazione “ad hoc” pensata con le aziende stesse?
Secondo dati ufficiali del governo albanese, attualmente sarebbero oltre 23mila i nostri connazionali presenti in Albania. Numeri di un fenomeno di cui poco si parla e che, davvero, sta assumendo le caratteristiche di un vero e proprio boom. L’Albania sta vivendo un momento di profondo cambiamento e sta diventando sempre più attraente per molti aspetti e per molte persone. Il nostro motto è “We Build Future” e il nostro obiettivo è quello di aiutare gli studenti a costruirsi il futuro e quindi sogniamo di seguirli fino all’inserimento nel mondo del lavoro. Agli studenti non dobbiamo insegnare solo gli ultimi modelli economici o le ultime normative. Bisogna dare ai ragazzi gli strumenti per interfacciarsi con l’innovazione tecnologica. Bisogna prestare attenzione all’evoluzione del mercato del lavoro. Ascoltiamo molto i nostri portatori d‘interesse ed offriamo percorsi innovativi per venire incontro e risolvere le problematiche aziendali in modo specifico ed efficace. Ci vediamo un po‘ come un mercato a due facce. Da un lato gli studenti dall’altro quelli che assumono gli studenti. Prendiamo da chi assume degli spunti per capire cosa servirà tra 3, 4 o 5 anni, gli studenti devono avere una opportunità di carriera coerente con le loro ambizioni e aspettative. La nuova missione delle università deve essere quella di stabilire un contatto con l’ambiente socio–economico attraverso la promozione ed il trasferimento della conoscenza. La funzione intermediaria dell’università consente agli studenti di introdurli facilmente al mercato del lavoro e diventa quindi uno strumento importante per costruire l’occupabilità. Sicuramente uno dei punti di congiunzione tra mondo accademico e mondo del lavoro è il possesso delle metacompetenze che includono le capacità di adattamento, la flessibilità cognitiva, la capacità di apprendimento e di trasferimento delle competenze in base ad obiettivi e priorità ritenuti importanti. Tra gli obiettivi che ci siamo posti per i nostri studenti sicuramente intendiamo rafforzare e consolidare le competenze trasversali relative alla professionalità; valorizzare gli elementi connessi alla carriera professionale e fargli acquisire le capacità operative e le competenze per la gestione del proprio percorso professionale.

In che modo? Intensificando le attività attraverso laboratori formativi in quanto offrono la possibilità di migliorare le competenze necessarie ad una stesura efficace del curriculum vitae, alla gestione del colloquio di lavoro, allo sviluppo di competenze di self presentation e all’utilizzo di tecniche e strategie di ricerca attiva del lavoro; e attraverso l’attivazione di tirocini e stage con enti ed imprese del territorio albanese ed italiano al fine di aumentare le conoscenze e le competenze professionali degli studenti per favorire l’inserimento dei giovani laureati nel mondo del lavoro.

 

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